La giovane Bella prepara prodotti gastronomici per l'esposizione di fine semestre
Ogni sogno è possibile

Tukuy Pacha

Publicado: 14 Ago, 2024

Il 25 di luglio ha avuto luogo, nel Centro di Educazione Alternativa Alemán Santa María, nel municipio di Cochabamba Cercado, la cerimonia e presentazione di fine semestre degli studenti e studentesse che frequentano i corsi professionali dell’istituto.

Tra gli studenti dei corsi professionali, ritroviamo 3 giovani donne con disabilità che sono beneficiarie delle borse di studio promosse dal progetto INCREDIBILI, e sono accompagnate da Tukuy Pacha in un processo di inclusione educativa. Bella e Carolina hanno studiato per un semestre Gastronomia, mentre Zenobia ha studiato Produzione tessile.

Bella e Carolina sono ragazze con disabilità intellettuale ospiti del centro residenziale per persone con disabilità Maria Cristina, gestito dalla Regione di Cochabamba. Coordinare la loro partecipazione ai corsi professionali è stata una sfida per il progetto, in particolare il rafforzamento del processo di autonomia delle ragazze per la gestione degli spostamenti dal centro all’istituto scolastico.

Zenobia è una madre single con disabilità fisica, madre di una ragazza e un ragazzo adolescenti di rispettivamente 13 e 15 anni. Zenobia già lavorava nell’area della sartoria, producendo per conto terzi le uniformi dei ragazzi delle scuole elementari e superiori. Zenobia ha deciso di intraprendere il corso di studio in produzione tessile per migliorare le sue competenze riguardo il disegno di indumenti, con il desiderio di poter produrre i propri prodotti e venderli direttamente.

Bella, Carolina e Zenobia hanno ottenuto il titolo di studio in tecnico di base (I° livello). Bella e Carolina, oltre alle competenze tecniche acquisite, segnalano come questa esperienza abbia aumentato l’autostima e la fiducia in sé stesse, come abbiano potute conoscere nuove persone e instaurare nuove amicizie. Uscire dal centro residenziale è stata un’occasione per relazionarsi con il mondo esterno e essere inclusi in processi sociali. Questo ci indica l’importanza degli ambienti educativi, la cui finalità non è solo quella di trasmettere conoscenze tecniche, ma anche promuovere ambienti di crescita della persona. La partecipazione al CEA per Zenobia ha rappresentato un grande sacrificio, in quanto le lezioni si svolgevano nel pomeriggio e questo le impediva di lavorare per una giornata interna, con conseguente riduzione delle proprie entrate famigliari. I suoi sforzi sono stati però ripagati e Zenobia ha dimostrato l’interesse nel continuare il suo percorso di studi, individuando corsi brevi di disegno su prodotti specifici.

L’inclusione sociale delle persone con disabilità passa anche attraverso i processi educativi, per questo è importante promuovere centri educativi inclusici, dove i docenti conoscano come adattare i processi di apprendimento e ci sia una comunità educative sensibile alla diversità. L’esperienza di studi di Bella, Carolina e Zenobia dimostra che l’inclusione educativa delle persone con disabilità è possibile se si promuove il coordinamento di diversi soggetti e se esiste una comunità educativa motivata nel rispondere alle necessità educative delle persone con disabilità.

 

 

 

 

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