Rimer svolgendo il lavoro di lustrascarpe
Rimer Pinto: ossa di cristallo e volontà d’acciaio

Tukuy Pacha

Publicado: 27 Mag, 2025

Rimer Pinto Pereyra svolge la professione di lustrascarpe nella città di Punata. Stabilire la sua postazione nella piazza principale non è stato un compito facile, ma i dubbi iniziali si sono trasformati in una forte leadership riconosciuta dai suoi colleghi, che gli hanno persino chiesto di presiedere l’associazione. Rimer ha ossa di cristallo, ma una volontà e una determinazione d’acciaio.

Quando viveva a Santa Cruz, si occupava di elettricità automobilistica, ma una lesione al piede gli impedì di continuare con quel mestiere. Dopo essersi trasferito a Cochabamba, fu aggredito e gli fratturarono il piede, aggravando ulteriormente la sua condizione. Rimase sei anni senza un lavoro fisso: per sopravvivere vendeva braccialetti.

Per un anno fece quello che lui stesso chiama il “monitoraggio” a un amico lustrascarpe. Una delle caratteristiche che spiccano in Rimer è l’attenzione al dettaglio, la stessa che gli ha permesso di osservare a fondo il modo in cui il suo amico puliva le scarpe. Quando sentì di avere abbastanza conoscenze, mise un cartello fuori casa offrendo il servizio.

I suoi due fratelli, che hanno la stessa disabilità, l’osteogenesi imperfetta, gli suggerirono insistentemente che il posto giusto per lui fosse la piazza 18 de Mayo, luogo tradizionale di lavoro per i lustrascarpe a Punata. Al Comune gli offrirono un posto davanti a un ufficio, ma grazie alla sua determinazione riuscì a ottenere uno spazio nella piazza.

Il suo impegno e il sostegno del progetto Incredibili hanno consolidato la nuova professione scelta. “Il progetto Incredibili mi ha aperto la porta, un cammino per distinguermi, avviare la mia attività e generare un reddito mio”, spiega Rimer con entusiasmo.

Rimer è deciso, dedicato e ha un atteggiamento positivo. Queste caratteristiche lo aiutano chiaramente, ma è anche la sua perspicacia che lo porta a riflettere sulla dimensione strutturale legata alla disabilità, ai diritti e al significato di vivere con qualità.

“Mi sento incredibile, un lavoratore incredibile. Bisogna abbattere le barriere, perché la disabilità non ti rende né inferiore né superiore, perché tutti abbiamo lo stesso diritto al lavoro, a realizzare i propri sogni, i propri obiettivi e a migliorarsi ogni giorno per avere una vita di maggiore qualità.”

Rimer si sente felice della sua professione. Le dedica tutto sé stesso, facendo in modo che responsabilità, puntualità e pulizia siano il suo marchio distintivo. Riconosce anche di amare il ruolo di leader, sia all’interno dell’associazione che in casa, dove sostiene i suoi fratelli e promuove un esercizio condiviso nel contribuire insieme alla costruzione di una vita migliore.

Rimer è un chiaro esempio di come il sostegno e l’inclusione delle persone con disabilità, uniti alla determinazione e all’atteggiamento giusto, siano essenziali per costruire vite felici.

 

 

 

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